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USO GALAXY 10-1 Rockers' Pub

  • Immagine del redattore: USO Channel
    USO Channel
  • 12 mar 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

I Galaxy si presentano all'appuntamento contro i temibili Rockers con l’assoluta necessità di vincere per continuare a sperare nel sogno chiamato Eccellenza. Gli avversari sono la squadra più rognosa e più ostica da affrontare, per via delle loro maniere ben oltre il confine della sportività e inoltre arrivano a Castegnato con l’intenzione di non perdere punti per il salto di categoria. Per i giallorossi non ci sono calcoli, non ci sono altre possibilità, l’unica opzione praticabile rimane la vittoria.

La formazione disegnata per inizio gara non prevede grandi sorprese, se non Eddiraoui che torna a vestire il ruolo dell’attaccante. A supporto del numero 7 marocchino trovano spazio Gazzoli Nicola e capitan Bani, con la solita linea difensiva formata da Fioretti-Crea-Gazzoli Simone a coprire Gazzoli Federico.

La gara inizia proprio come ci si aspettava che iniziasse, con gli arancioneri di Palazzolo decisi ad indirizzare il match sul punto di vista prettamente fisico e cinematografico, mettendo pressione sul direttore di gara e spostando l’attenzione sui diverbi tra giocatori piuttosto che sul campo. I Galaxy però si fanno trovare pronti a tutto ciò e, a differenza dell’andata, non rispondono a provocazioni e irruenza.

Il gioco espresso è a tratti commovente, con tempistiche giuste, triangolazioni e movimenti senza palla che mandano in tilt la testa degli avversari.

Bani apre le danze con una rasoiata di destro che va ad insaccarsi a fil di palo, dove l’estremo difensore non può arrivare. Per quanto i Galaxy meritino il vantaggio ottenuto, la partita rimane incerta e con livelli di tensione altissimi. Il modo di interpretare la partita non cambia per entrambe le squadre e mano a mano che il tempo scorre il divario tra le due compagini si allarga sempre di più, facendo venire a galla tutti i limiti avversari quando si tratta di giocare a pallone e non a wrestling.

La caccia all’uomo proposta dal Rockers prosegue imperterrita, così come l’intenzione dei Galaxy di non avere pietà e sfruttare al massimo ogni potenziale occasione da gol. Bani firma la sua doppietta personale, Eddiraoui manda in rete i due Gazzoli (Nicola e Simone) e al riposo si va sul risultato di 4-0. Tondo, sorprendente ed insperato alla vigilia. Il Rockers è in bambola e non ha la minima idea di come arginare la tempesta giallorossa che si sta affliggendo sulle loro teste. Gli animi si scaldano sempre più, fino al momento in cui Fioretti cade a terra dopo uno spintone e qualche parola di troppo dell’attaccante avversario che becca il (sacrosanto) secondo cartellino giallo e viene spedito sotto la doccia. La superiorità numerica certifica la pietra tombale sulla partita e i giallorossi vanno a nozze con gli spazi a disposizione e l’incapacità totale degli avversari di trovare un argine per uscire dal campo senza ulteriori figuracce.

Nicola Gazzoli segna la doppietta personale prima di lasciare il campo a Francesco Bregoli; Eddiraoui mette fine al Ramadan da gol a cui si era sottoposto e sul risultato di 6-0 inizia la girandola di cambi. I Galaxy cambiano tutti i giocatori di movimento, facendo entrare in ordine Reboldi, il piccolo Bregoli, Boccuti, Putelli e Cartella. L’inerzia del match non cambia neppure dopo il gol della bandiera avversario, abile a saltare mezza squadra ed insaccare sul palo lontano. Sulla giostra del gol salgono anche Putelli (2 giri), Francesco Bregoli e Cartella (su rigore). Nel finale c’è spazio anche per l’ingenua espulsione di Boccuti che si fa cacciare dopo due gialli molto dubbi quanto generosi.

Il risultato finale è di 10-1 e quest’anno mai come dopo questa partita ci si è guardati negli occhi con lo sguardo della tigre.

Era difficile migliorare una serata iniziata con un ruzzolone dello “Spregevole”, ma i ragazzi di Bertolini e Magri vanno ben oltre le aspettative e la vittoria ottenuta non è solo “una vittoria”. Questa vittoria ha un sapore del tutto diverso rispetto a quelle ottenute fino ad oggi. Questa vittoria ha il sapore di una lezione impartita giocando a calcio contro chi dell’anticalcio fa il proprio cavallo di battaglia; è la vittoria del silenzio contro chi preferisce sbraitare e cercare alibi esterni pur di non ammettere il proprio fallimento; è la vittoria di chi antepone il rispetto alla vittoria.

Il giorno dopo fa ancora più piacere ripensare a quello che questa partita ha rappresentato.



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Castegnato, BS, Italy

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