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Conferenza Stampa 01/12/2016

  • Immagine del redattore: USO Channel
    USO Channel
  • 1 dic 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Ed eccoci nel giorno della conferenza stampa dei Galaxy. Dopo aver riconquistato la vetta della classifica i ragazzi di Gazzoli e Bertolini dovranno andare a vincere a Collio per rimanere in testa al girone A. I padroni di casa vengono da una pesante sconfitta per 8-1 inflittagli dal Pezzaze. La vittoria casalinga per 2-0 contro il Sanse Lume ha galvanizzato i giallorossi che mandano in conferenza stampa Simone “Thiago” Gazzoli. Ecco le sue parole. 🎤

- Buonasera. Come ci si sente a dominare il girone? Siete in grado di reggere le pressioni? “È una sensazione fantastica. Credo sia il giusto riconoscimento per il percorso che abbiamo cominciato e i risultati non sono altro che una piacevole dimostrazione che i sacrifici vengono ripagati. Con tutte le multe che io e i miei compagni abbiamo versato, stare lassù mi sembra il minimo. Per ora non abbiamo pressioni, dobbiamo continuare a raccogliere punti per arrivare al rush finale davanti a tutti; le pressioni inizieranno a quattro/cinque partite dal termine.”

- Cosa cambia in voi dopo la vittoria con il Sanse Lume? “Lo scivolone di Sabbio ci ha fatto tornare coi piedi per terra e grazie a quello abbiamo ritrovato la giusta cattiveria agonistica che ci ha permesso di vincere col Sanse. Ora siamo più lucidi e un po’ più tranquilli, anche se in fondo abbiamo dimostrato di poter battere chiunque. Non vincere ci avrebbe costretto ad entrare in un vortice di dubbi e insicurezze dal quale vogliamo stare alla larga. Siamo una squadra coesa e nata per vincere: per noi la vittoria è un dovere. Noi ci sentiamo forti e sicuri dei nostri mezzi, sapendo che sottovalutare chiunque può diventare fatale.”

- In questa stagione avete già totalizzato due porte inviolate, fatto storico da queste parti. Cosa è cambiato? “Indubbiamente rispetto allo scorso anno qualcosa è migliorato. Lavoriamo sul piano tattico e i risultati danno ragione ai nuovi mister. La strada intrapresa è quella giusta, soprattutto perché porta alle pastine. I fatti incoraggianti sono due. Il primo è che entrambe le porte inviolate le abbiamo ottenute sul nostro campo, le cui dimensioni certo non aiutano; e il secondo è che uno dei due clean sheet l’abbiamo fatto contro la (ex) prima in classifica, a dimostrazione del fatto che siamo molto solidi. Con il passare delle partite abbiamo abbassato la media gol subiti, pur continuando ad esprimere il nostro gioco, sintomo di maturità e crescita collettiva.”

- A Caino si va per vincere, mi sembra chiaro. Quale sarà l’aspetto fondamentale? “L’attenzione ai dettagli. Dobbiamo esprimere il nostro calcio alla perfezione, senza commettere errori che potrebbero compromettere l’esito finale del match. Sarà fondamentale entrare in campo con la giusta mentalità, perché si sa, il calcio è strano, il calciouèstraaano. In passato con le ‘piccole’ abbiamo sempre fornito prestazioni pessime e spesso siamo usciti sconfitti; non ricapiterà. Invito inoltre chiunque dovesse giocare là davanti a segnare almeno un poker, giusto per non rimanere scoperti con le pastine.”

- Lei è il giocatore di movimento con più minuti nelle gambe. Siamo arrivati a quota 428’. Ne paga la lucidità? “Fisicamente mi sento bene. Il mio ruolo mi impone di macinare chilometri e non c’è tempo per riposare. A fine partita mi guardo allo specchio e mi chiedo se sono soddisfatto: la risposta è positiva solo quando oltre alla vittoria il mio budget aumenta di almeno 5€. Sabato non sono riuscito a trattenere le lacrime, ero indemoniato: ‘Come ho potuto sbagliare quel gol?’ Non riuscivo a darmi pace, nonostante la vittoria. Ho pensato anche al ritiro, ma devo aspettare quantomeno che quel pezzo di fango di Caracciolo porti le pastine.”

- A proposito di Caracciolo. Sono trapelate alcune uscite social. Cosa sta succedendo all’interno del club? “Tutti noi sapevamo che fosse un cafone al quale non è mai importato nulla della squadra. Bertolini e Gazzoli (Albi, ndr) gli hanno offerto un ruolo societario ben preciso per aiutarlo a superare la depressione che lo ha colpito dopo esser stato scaricato dalla Norauto. A lui tutto questo non interessa, continua a sentirsi un privilegiato, un intoccabile. Pretende rispetto senza collaborare, e così non va proprio. Deve cambiare atteggiamento e capire che le borracce non si riempiono/svuotano da sole. Ha accettato questo ruolo solo per non avere la rete di mezzo quando guarda le partite. Giudicate voi, per me è un pover’uomo”



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Castegnato, BS, Italy

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